E’ nata una nuova sezione del sito di Casa delle Culture dove potrete sfogliare comodamente da casa, in versione digitalizzata, alcuni dei libri più preziosi della nostra biblioteca, quelli del Fondo Marinelli (che trovate anche a Casa delle Culture disponibili a consultazione minterna causa della loro fragilità).
Carlo Marinelli, grande collezionista e amante della poesia dialettale ha permesso, tramite la sua donazione, che questa enorme mole di materiale venisse condiviso con la collettività tramite noi, ed il fondo che abbiamo a lui intestato comprende tantissime opere legate alle radici della cultura anconetana, come la produzione dei poeti vernacolari Duilio Scandali e Palermo Giangiacomi.
Vi presentiamo quindi questo nuovo prezioso progetto, curato da Giorgia Sestili, con le parole con cui lei stessa lo ha presentato sul Bullettin della Mole di Ancona:
“È entusiasmante da parte nostra convertire ciò che è estremamente fragile e di difficile reperibilità in un formato fruibile con un click ma che non elimini in toto la magia dello sfogliare e del notare le piccole imperfezioni e macchie del tempo della pagina. Di fatto usiamo come piattaforma Internet Archive, una biblioteca digitale no-profit con l’intento di consentire un accesso universale alla conoscenza, che permette la conversione delle nostri friabili opere dei primi anni del Novecento in comodi flipbook, libri sfogliabili online, con libertà di ingrandimento e di risoluzione. Quindi ciò che proponiamo non è un semplice file o riscrittura, ma un modo per rivivere la potenza del concreto, del materiale, attraverso la tecnologia.
Non è più il momento di dividersi tra apocalittici e integrati, citando l’echiana opposizione ormai proverbiale: tra chi rifiuta la tecnologie e le sue derive intrusive e chi ne asseconda ogni novità con ingenuo entusiasmo. Ora è necessario partecipare a questo processo di conversione del quale si avverte l’ineluttabilità e la necessità.
La vera divisione problematica, che già si sta mostrando e che sarà sempre più profonda con il passare del tempo e con il consolidarsi di questo cambiamento, è determinata dal gap di accessibilità al mondo online: la popolazione si divide tra chi ha accesso a Internet, ai database e quindi alla cultura, e chi no, come gli anziani e le persone senza mezzi. Quanti anziani anconetani avrebbero desiderato sfogliare le pagine dei nostri poeti vernacolari?
Noi continueremo a essere presenti per coloro che non hanno possibilità di adeguarsi al cambiamento, la biblioteca prosegue nella sua opera di conservazione e promozione, ma la nostra speranza per il futuro non è un ritorno a una improbabile “prima” ma la possibilità per tutti di accedere alla bellezza, alla cultura, all’arte del mondo online.”