17 febbraio ore 19 : Tacete o maschi. Le poetesse marchigiane del ‘300, accompagnate dai versi di Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Franca Mancinelli. Raccolta di poesie edita Argo.
Alla presentazione parteciperanno la poetessa fanese Franca Mancinelli, che nella raccolta ha risposto a Livia da Chiavello, Ortensia di Guglielmo ed Elisabetta Trebbiani, e Rosella Simonari, studiosa indipendente specializzata in letteratura, danza e studi di genere, che ci guiderà in un percorso d’interpretazione sul tema del silenzio delle donne e di comparazione tra voci poetiche femminili nel tempo. A moderare, la bibliotecaria di Casa delle Culture Giorgia Sestilli.
Nel Trecento, in Italia, alcune giovani autrici, probabilmente le prime in Italia a costituire un vero nucleo letterario composto di sole donne, si scrivono l’un l’altra messaggi in forma di sonetto, affrontando temi specifici quali la contestazione delle norme patriarcali e la particolarità della loro condizione di subordinazione alla poetica e al dominio maschile nel mondo della Politica e delle Lettere. Settecento anni dopo, Mariangela Gualtieri, Antonella Anedda e Franca Mancinelli, poetesse tra le più autorevoli del nostro tempo, rispondono in versi, secondo l’uso antico, alle scrittrici marchigiane, ciascuna secondo il proprio stile e le proprie affinità, in un dialogo intimo, ma apertissimo, tra epoche, scritture e, appunto, tra generi.
25 febbraio ore 19: Marche Stregate edito Giaconi.
Parteciperanno alla presentazione l’autrice Silvia Alessandrini Calisti, Simona Rossi di Libreria Fogola e la bibliotecaria Giorgia Sestilli.
Un approfondito studio sulla stregoneria popolare marchigiana, che muove dal generale al particolare della scena locale, nel quale si ripercorrono storia, suggestioni, leggende, superstizioni che hanno caratterizzato il territorio e che hanno avuto da sempre le donne come protagoniste principali.
Tra delazioni, torture, metamorfosi e formule magiche si delinea così un racconto che attraversa quasi sette secoli, inseguendo le tracce di quelle che nel dialetto marchigiano venivano chiamate sdreghe, donne a cui vennero attribuite le azioni peggiori a danno della comunità e che rappresentarono spesso un capro espiatorio ideale per sfogare timori, sensi di colpa, sofferenze e scontento. Attraverso un’analisi accurata, densa di suggestioni, l’autrice restituisce così a queste donne un’identità, a volte concreta, altre evanescente, ma sempre ben presente nella coscienza collettiva, dall’antichità più remota fino ai nostri giorni.
11 marzo ore 19: La notte si avvicina edito Bompiani.
Alla presentazione partecipano l’autrice Loredana Lipperini, Simona Rossi di Libreria Fogola e la nostra bibliotecaria Giorgia Sestilli.
Italia, 2008. L’anno della grande crisi economica e del più spietato disinteresse verso il mondo. Un paese ai piedi delle montagne, già segnato dal terremoto, circondato da militari, popolato da persone incerte, impaurite, rabbiose. E prigioniere. Un’epidemia, una nuova peste che dilaga e non perdona. Le streghe, come le epidemie, attraversano la storia, e in questa, di storia, ce ne sono tante: le mamme feroci che strappano a Maria i suoi figli, condannandola a una vita di solitudine; Chiara, smarrita nel suo mondo disseminato di presagi, sogni, visioni di fruste e angeli punitivi; Saretta, settant’anni, forte e vasta come una Grande Madre, con le sue complicità d’ombra e il dominio assoluto su Vallescura, il paese “noioso e grasso e poco ospitale” che sembra respingere i nuovi arrivati come un magnete e come un magnete attira a sé il male.
24 marzo ore 19: L’acqua del lago non è mai dolce edito Bompiani.
Partecipano all’incontro l’autrice Giulia Caminito, Simona Rossi di Libreria Fogola e la bibliotecaria Giorgia Sestilli.
Sulle rive del lago di Bracciano approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, madre coraggiosa con un marito disabile e quattro figli. Antonia è onestissima e feroce, crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua figlia femmina a non aspettarsi nulla dagli altri. E Gaia impara: a non lamentarsi, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo, a leggere libri e non guardare la tv, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe e l’infelicità dove nessuno può vederla. Ma poi, quando l’acqua del lago sembra più dolce e luminosa, dalle mani di questa ragazzina scaturisce una forza imprevedibile. Di fronte a un torto, Gaia reagisce con violenza, consuma la sua vendetta con la determinazione di una divinità muta. La sua voce ci accompagna lungo una giovinezza che sfiora il dramma e il sogno, pone domande graffianti. Le sue amiche, gli amori, il suo sguardo di sfida sono destinati a rimanere nel nostro cuore come il presepe misterioso sul fondo del lago.