Corpi che si sfaldano, che si dibattono, che lottano contro la vacuità della vita quotidiana.
Non mancate all’incontro con Francesca Mattei, autrice dalla penna ossuta e spigolosa, ma fortemente carnale.
La raccolta di racconti “Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa” è il suo esordio, pubblicato da una casa editrice altrettanto forte: PidGin.
Vi aspettiamo sabato 25 settembre alle 19 sotto il portico di Casa delle Culture per parlare di letteratura e realtà.
In collaborazione con Libreria Fogola
IL LIBRO:
Tra le viuzze e i baretti, tra i brindisi con birre economiche e le sniffate nei bagni, personaggi immobilizzati e anestetizzati dalla noia e dall’arrendevolezza vibrano in una continua tensione verso l’evasione. Donne che si mettono a nudo rinunciando ai propri abiti, strappandosi le proprie croste e persino abbandonando la propria pelle, che riducono in cenere ciò che hanno coltivato con minuzia e pazienza, che soffrono l’inconciliabilità delle proprie personalità con le aspettative della società.
Con un linguaggio secco, rapido e ritmico, Francesca Mattei rappresenta in questi racconti una stasi nervosa frutto di forze contrastanti – il peso delle radici e l’accelerazione dell’inebriamento – che permeano le ombre malinconiche di piccole cittadine o case opprimenti da cui sembra non esserci via di fuga, fino a quando questa via di fuga non viene spalancata con la forza.
L’AUTRICE:
Francesca Mattei ha studiato sociologia e vive in una piccola città al confine tra Toscana e Liguria. Alcuni dei suoi racconti sono apparsi su Verde Rivista, l’Elzeviro, Clean Rivista, SPLIT, Voce del Verbo, Narrandom, Malgrado le Mosche e nell’antologia “Vite sottopelle. Racconti sull’identità”, edita da Tuga Edizioni in collaborazione con la rivista Reader For Blind.