Non siamo pronti per lasciar andare l’estate, a chiudere i nostri granai, e “Non muoiono mai” di Francesco Spiedo è la perfetta ultima “provvista”.
Vi invitiamo sotto il portico di Casa delle Culture per parlare di un romanzo che sa di estate, una commedia famigliare dalle sfumature malinconiche, perfetta per salutarci e chiudere con un sorriso la stagione.
A dialogare con l’autore Roberto Venturini, ormai anconetano d’adozione.
IL LIBRO: Tre cugini che negli anni si sono visti poco e niente si ritrovano a passare un’estate nella casa della nonna, una vecchia villa di campagna a Palma Campania. Sono Enrico, un moderatore di contenuti social in cerca di un posto tranquillo dove lavorare; Margherita, che ha tagliato quasi tutti i ponti con la famiglia e che, preda della nostalgia, torna dopo dieci anni trascorsi a Parigi; e Pasquale, il più piccolo dei tre, che si è appena laureato in Agraria e vuole prendersi cura del giardino della nonna, o almeno così dice.
Ognuno di loro, in realtà, cela un segreto per la propria permanenza nella vecchia villa, così come la nonna, 90 anni da poco compiuti, non solo non è fuori di testa come lascia credere (forse), ma ha tenuto nascosta per tutta la vita una storia d’amore vissuta a cavallo della Seconda guerra mondiale che ora la ossessiona.
La convivenza forzata tra i quattro – a cui si aggiunge Ljudmila, la badante moldava, che comunica con la nonna solo a gesti e monosillabi – si tinge di assurdo quando i nipoti iniziano a credere che (l’apparente) sragionare della nonna siano degli oracoli da usare come bussola per ogni decisione di qualche importanza della loro vita. Tutto pare evidente, ma molto non è come sembra.
Una commedia famigliare ironica e struggente, in cui due generazioni in apparenza lontanissime vengono messe a confronto, su un tema che riguarda tutti noi: quanto bene e quanto a lungo sappiamo mantenere un segreto, e qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per difenderlo? Non si sfugge al passato perché il passato non muore mai. La conferma di una nuova voce letteraria, comica, pungente e cinica senza cattiveria rispetto alle nostre (comuni) debolezze.
L’AUTORE: Francesco Spiedo Romanzo Francesco Spiedo (1992) nasce a Napoli, da madre ansiosa e padre operaio, sperimentando fin da subito le conseguenze dell’iperattività. Cresciuto a San Giorgio a Cremano, studia per diventare ingegnere anche se non praticherà mai. Precedentemente animatore, cameriere, concierge, addetto alla sicurezza e ad altre attività non riconosciute dal Ministero del Lavoro, inizia a scrivere su commissione e su riviste, sotto falso nome e come ghostwriter. Esordisce con “Stiamo abbastanza bene” nel 2020.