Lo spazio nel cuore di Valle Miano che non ti aspetti

Formazione HEROES 2

Associazione Community Organizing Onlus

I primi 3 moduli della formazione online di Heroes 2 sono stati curati da Diego Galli e Maria La Porta dell’Associazion CommunityO rganizing Onlus con sede a Roma.
www.communityorganizing.it

Modulo 1

Cambiare (il) sistema – Dall’ossessione per i problemi al coltivare potenzialità

Se vogliamo avere un impatto sistemico con il nostro lavoro sociale dobbiamo essere disposti a cambiare anzitutto il nostro sistema di pensare e agire
Il sistema non è qualcosa là fuori che deve cambiare così che la nostra visione abbia successo
Non possiamo separarci dai sistemi di cui siamo parte, ne siamo intrinsecamente legati
Percepire i sistemi di cui siamo parte ci apre al dolore di constatare il livello in cui sono profondamente compromessi
Di fronte alla loro complessità siamo portati ad assentarci e focalizzarci su problemi circoscritti, che ci danno la sensazione di avere un potere di risolverli attraverso progetti
Questo ci chiude in una visione meccanicistica dell’azione sociale
Come si esce dal progettificio?
Occorre recuperare la capacità di percepire la realtà come sistema vivente
Dal meccanicismo (faccio dunque sono) al pensiero sistemico (evolvo in relazione a)
La resistenza al cambiamento è una conseguenza della capacità dei sistemi e degli individui che li abitano di adattarsi al contesto
Il cambiamento può avvenire soltanto cambiando il contesto
Per farlo occorre passare dal risolvere problemi a coltivare potenzialità
La potenzialità è data dall’unicità di qualcosa in relazione al contributo che è chiamata a dare al suo contesto
Lezioni dal nostro lavoro sul campo: leggere il bisogno dietro il problema sistemico, creare la chiave che riesce a coinvolgere attori diversi, individuare i punti di leva, dar vita a processi iterativi di intervento in grado di apprendere dai fallimenti, usare le mappe del potere per far emergere le conoscenze e potenzialità implicite delle persone e organizzazioni.

Modulo 2

Il potere è nella relazione – Coltivare capacità relazionali per costruire comunità e sbloccare la burocrazia
I sistemi oppressivi negano la natura relazionale della realtà
“Ci siamo evoluti per aspettarci di essere inseriti in un nido di relazioni calorose, e quando questo non avviene è una violazione del presupposto più basilare della nostra neurobiologia” Bonnie Badenoch
In assenza di sicurezza psicologica e connessione umana, le persone sono programmate per difendersi invece che per lasciarsi coinvolgere
Costruire comunità significa coltivare capacità relazionali
Come persone che facilitano possiamo fare molto per creare un ambiente sicuro e incoraggiare la capacità di co-regolazione che incoraggia il coinvolgimento sociale
Le persone hanno bisogno di essere ascoltate e viste nella loro unicità. Per creare coinvolgimento attivo occorre partire dal saper vedere quello che le persone già fanno, incoraggiarle ad assumere ruoli allineati con le loro potenzialità e accompagnarle nella sfida di assumersi responsabilità nuove rispetto alla loro storia
Avere chiara la distinzione tra relazioni pubbliche e relazioni private, e coltivare relazioni pubbliche personali soddisfacenti, è una competenza chiave per creare ambienti collettivi sani
Lezioni dal nostro lavoro sul campo: personalizzare il rapporto con le istituzioni, l’approccio relazionale con le istituzioni, come facilitare le riunioni in un modo “amichevole per il sistema nervoso autonomo”.

Modulo 3

Il ciclo del community organizing e l’arte del fallimento – Ovvero perché se vogliamo raccontare storie oneste dobbiamo rinunciare ad essere eroi
Le istituzioni nate con la modernità sono organizzate strutturalmente intorno a dinamiche sistemiche distruttive che non sono errori di percorso, ma conseguenze naturali del modo in cui funzionano
La modernità sradicando le persone dalla connessione con l’ambiente, le comunità, il corpo, e una visione di senso del mondo ha creato trauma collettivo storico di tipo diverso nei diversi paesi
Il modo in cui si è realizzata l’unità d’Italia ha creato una scissione tra cittadinə e istituzioni generando un senso di radicata impotenza e sfiducia nei confronti degli apparati statali, burocratici, vessatori e assenti
Siamo condizionati dalla modernità a cercare soluzioni o misure di successo fortemente condizionate dai suoi valori e parametri
Coltivare lo spazio del fallimento è essenziale per uscire dalla logica della modernità
Uscire da un sistema richiede in parte un salto nel vuoto. Non sappiamo cosa ci sia dall’altra parte, possiamo solo gesticolare verso un futuro possibile diverso
Lezioni dal nostro lavoro sul campo: il coinvolgimento delle istituzioni serve a dare un segnale di fiducia nel processo ad altri attori della società civile, occorre saper coinvolgere i finanziatori in un confronto sull’impatto delle modalità di finanziamento e sulla necessità di coltivare processi, non solo risultati chiusi.

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