Lo spazio nel cuore di Valle Miano che non ti aspetti

Progetto finanziato dall’otto per mille della chiesa valdese

Maschere dalla Periferia

Il progetto si propone di ribaltare il concetto di periferia valorizzando i tratti distintivi, le peculiarità ed i legami che ogni quartiere è in grado di esprimere lavorando per riattivare il capitale sociale.
Un lavoro, quindi, di ascolto e di coinvolgimento diretto di chi abita e vive nei quartieri per comporre un nuovo immaginario di questi territori attraverso un’operazione di riscatto e riappropriazione identitaria per il tramite del linguaggio teatrale.

OBIETTIVI

●Valorizzare il capitale sociale e relazionale degli abitanti e delle organizzazioni che operano nei quartieri della “prima periferia di Ancona” per promuovere forme di abitare inclusive, sostenibili e collaborative.


●Utilizzare i linguaggi artistici come tramite per stimolare la partecipazione, l’attivismo, il protagonismo e l’auto narrazione di quanti nei quartieri abitano, studiano, lavorano.

Il laboratorio ha avuto la propria base logistica negli spazi dell’Associazione Casa delle Culture.

Gli spazi sono funzionali e adatti sia ad attività statiche, di studio e di scrittura/sceneggiatura che ad attività di movimento, proprie del teatro.

FASE 1

Partendo dal teatro contemporaneo si è cercato di crear una nuova forma di teatro, una “commedia dell’arte periferica”, dove la fusione di teatro, danza, movimento creativo, scrittura creativa, storia, possa riconoscere a dei luoghi considerati “periferici” per le loro problematicità legate al degrado economico, edilizio o sociale, una nuova identità culturale.

FASE 2

I giovani partecipanti tra i 20 e i 35 anni hanno analizzato ed osservato il contesto urbano e sociale inserendosi in esso. Hanno poi mappato alcune delle realtà da coinvolgere e le risorse territoriali da attivare, iniziando a tessere relazioni e a costruire un clima di fiducia. In questo modo sono riusciti ad includere nella “compagnia” anche giovani in condizioni di maggiore fragilità laddove presenti.

La comunità locale è stata coinvolta attraverso un primo contatto con le associazioni di volontariato e di categoria, le parrocchie, le scuole presenti nel territorio.

FASE 3

Ha preso poi il via il vero e proprio laboratorio sul territorio. I giovani coinvolti hanno incontrato fisicamente gli abitanti del quartiere principalmente di Valle Miano e li hanno e coinvolti nel processo creativo di creazione delle “maschere” contemporanee, attingendo dai loro racconti per costruire storie e un’immaginario condiviso del quartiere

FASE 4

Il 26 Giugno 2024 la rappresentazione dello spettacolo è stata un’occasione per incontrarsi, gettare uno sguardo diverso sui luoghi che quotidianamente si abitano e sui vicini con i quali condividere un determinato spazio, riscoprendosi comunità ed aprendosi alla costruzione di una nuova memoria collettiva.

Con il progetto “Maschere dalla periferia” si è voluto realizzare uno stravolgimento degli schema, sovvertendo i ruoli classici e operando una costante contaminazione tra artisti, luoghi e comunità locali.
Nello specifico: un collettivo di artisti teatrali, i quartieri periferici della città di Ancona e gli abitanti di questi quartieri.

Il teatro è divenuto quindi un’esperienza comunitaria e rigenerativa nella quale immergersi totalmente in una dimensione corale e relazionale. Il presupposto è che il processo creativo non è solo ambito dei professionisti e può, pertanto, aprirsi alla partecipazione dei cittadini in ogni fase del processo di creazione.
Questo ha contribuito a rafforzare i legami sociali che nel corso degli anni si sono spezzati, coniugando l’attenzione al valore artistico delle performance e dei laboratori con quello sociale del processo di lavoro.

Il linguaggio teatrale è stato, con il progetto “Maschere dalla periferia”, strumento di relazione e veicolo di dialogo sociale e di partecipazione collettiva.

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