Lo spazio nel cuore di Valle Miano che non ti aspetti

Il progetto

Il progetto Direzione Parco è stato attivato e portato avanti dall’associazione Casa delle Culture di Ancona e dal Circolo Legambiente Il Pungitopo, in collaborazione con il Comune di Ancona, l’Ente Parco del Conero, il Comitato di Quartiere di Vallemiano in risposta a un bando nazionale di Banca Etica IMPATTO +.


Ciò che ci ha motivato è stata la convinzione che l‘interesse verso la natura potesse essere la spinta giusta per riattivare il senso civico e di comunità nei cittadini impegnati assieme nella tutela dei beni comuni.


E così è stato, in pochi mesi sono stati infatti raccolti fondi sufficienti per ripristinare un sentiero prima trascurato e poco noto identificandolo con una mappa, realizzando interventi di segnaletica e arredo dello spazio pubblico in modalità partecipata e assistendo a un processo di riattivazione dal basso della comunità che ha dimostrato di avere a cuore la valorizzazione del territorio e del verde.

IL PROCESSO DI  RIQUALIFICAZIONE
L’importo finale raccolto è stato di € 5.200,00 al netto delle detrazioni e delle spese, e più di 200 le persone hanno sostenuto il progetto con una donazione.  Non avendo raggiunto l’obbiettivo iniziale di raccolta di 11.000 euro circa che avrebbe previsto, da bando, l’integrazione premio di Banca Etica, l’opera di riqualificazione è stata avviata e ritarata sull’importo raccolto, utilizzato per:
realizzazione di:
1. una mappa illustrata che darà al percorso localizzazione e identità, a cura di Michele Barigelli;
2. pulizia sfalcio e messa in sicurezza;
3. realizzazione di attività di animazione ed eventi;
4. realizzazione di segnaletica e aree di sosta, a cura di DAY-Do Architecture Yourself (A.Trotta, L. Martelli) lungo l’asse centrale della valle del Miano.

1. MAPPA ILLUSTRATA

Abbiamo dato un’identità e una visibilità alla collocazione fisica al sentiero realizzando una cartina per permettere a tutti di percorrerlo in autonomia nella convinzione che un percorso più conosciuto è senz’altro un luogo più frequentato e meno soggetto all’abbandono, all’incuria e al degrado.
Grazie alla mano dell’illustratore anconetano Michele Barigelli abbiamo creato una mappa illustrata, arricchita da indicazioni naturalistiche e paesaggistiche scritte a quattro mani con il presidente dell’Ente Parco del Conero Gilberto Stacchiotti esperto di Flora e Fauna.

2. PULIZIA E SFALCIO

Dalla metà del mese di luglio abbiamo effettuato diversi sopralluoghi con i tecnici dell’Ente Parco, gli architetti che progettano la segnaletica, l’Assessore Foresi e il tecnico dell’Ufficio Verde pubblico del Comune di Ancona.
Il Comune ha provveduto allo sfalcio e alla sistemazione con lo stabilizzato dei punti più sconnessi del sentiero  e alla tinteggiatura del sottopasso di via Paolucci che conduce all’inizio del sentiero.
L’ Ente Parco, sollecitando il Consorzio di Bonifica, ha permesso lo sfalcio e la pulizia del fosso che dai terreni dell’Azienda Agricola Luna Bona, in via Bartolini, arriva alla fine del sentiero e metterà anch’esso a disposizione dei materiali di recupero.

3. SINERGIE ED EVENTI

Nel periodo della raccolta fondi e nel successivo sono state portate avanti collaborazioni con i partner del progetto e avviate sinergie con diverse realtà locali.
Tramite i suoi funzionari l’Ente Parco del Conero ha dato un supporto in fase di progettazione e durante i sopralluoghi mettendo a disposizione anche i premi per i grandi donatori. Si è mostrato fin da subito attivo e partecipe perché il sentiero era stato già individuato tra altri percorsi da inserire nella sentieristica ufficiale del Conero, ed il progetto convergeva in questa direzione, valorizzando l’accesso a piedi dalla città.

Circolo Pungitopo di Legambiente ha condotto decine di passeggiate con le sue guide per fare comprendere a tutti l’importanza di questo angolo di verde vicino alla città e dell’averne cura; per questo motivo ha scelto il sentiero per la campagna nazionale di Legambiente Onlus “puliamo il mondo” ha partecipato ai momenti di pulizia insieme ai soci di casa delle culture e ai cittadini.

La Società Agricola Luna Bona, composta da 4 giovani che coltivano una porzione di terreno del Parco del Conero proprio lungo il sentiero secondo i principi dell’agricoltura biologica, della territorialità dei prodotti e la logica del Km0; i loro prodotti sono stati dati come ricompense ai donatori e in diversi eventi di sensibilizzazione abbiamo proposto degustazioni di olio, legumi e verdure di loro produzione, in collaborazione durante alcuni di questi, con le ragazze del Food Blog Pentagrammi di Farina (promozione dei prodotti a km0 e di realtà locali).

Decathlon Camerano ha realizzato due edizioni dell’evento RUNDAYS in Direzione Parco sia a fine estate 2016 che durante questa primavera.
Hanno passeggiato lungo il sentiero i gruppi scout Branco Ancona 1 CNGEI e Ancona 8 di Vallemiano AGESCI.

La ditta Costruzioni La Face si è aggiunta alla lista delle collaborazioni: grazie al loro contributo è stato possibile reperire alcuni materiali che sono serviti alla realizzazione della segnaletica e dell’arredo urbano.

Infine, la collaborazione con AnconaCrea, un importante evento artistico anconetano dove la street art diventa strumento di riqualificazione urbana ha consentito ad Aprile di  segnalare l’accesso al sentiero grazie ad un intervento di street art, ad opera dell’artista RAPHAeL, che ha realizzato INTROPIA, un’esplosione di colore in Direzione Parco dentro il sottopasso di Via Paolucci.

 4. INTERVENTO NELLO SPAZIO PUBBLICO

Valorizzando l’anima ecologista e sociale del progetto, si è scelto di affidare i lavori di progettazione e realizzazione degli interventi di segnaletica e aree di sosta al collettivo DAY- Do Architecture Yourself, composto dagli architetti Alex Trotta e Lorenzo Martelli, che promuovono una pratica di architettura collaborativa capace di innescare dinamiche di coinvolgimento delle comunità nei luoghi di intervento e interventi di recupero di risorse non utilizzate, di riutilizzo di materiali recuperati da enti pubblici e privati.
Il Collettivo porta avanti una riflessione sulla città ricercando modelli di condivisione alternativi alle modalità di gestione e di produzione dello spazio in essere, incentivando l’attivazione dal basso dei cittadini per la gestione degli spazi sociali.

L’opera di intervento nello spazio pubblico si è sviluppata quindi attraverso diverse fasi:

COPROGETTAZIONE 
Con i promotori della riqualificazione, in cui i rappresentanti di Casa delle Culture e del Circolo il Pungitopo di Legambiente  si sono confrontati con gli architetti del collettivo, per esprimere necessità ed idee.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE di intervento nello spazio urbano alla cittadinanza, ad ottobre 2016: i dispositivi proposti sono stati un totem di ingresso, cinque sedute e altrettanti totem segnaletici realizzati con materiale di recupero e in modalità aperta e partecipata

RECUPERO MATERIALE 

lungo il sentiero, come alcuni alberi caduti, che all’Ente Parco, che ha anche messo a disposizione degli spazi per una prima lavorazione.
Nello stesso periodo si sono attivate nuove sinergie, sia con l’azienda privata Costruzioni Edili La Face, che con lo spazio autogestito anconetano la Cupa. La ditta di costruzioni ha donato un importo in materiali nuovi, che sono andati ad integrare quelli recuperati, mentre la Cupa ha messo a disposizione la sua falegnameria popolare per lo stoccaggio dei materiali, la lavorazione e le giornate dei workshop aperti alla cittadinanza

DIREZIONE PARCO LAB
Il primo workshop, a marzo, è stato dedicato ai ragazzi dell’alta pattuglia del Reparto “Frontiera Urbana” del Gruppo AN1 CNGEI Scout Laici Sezione di Ancona: gli architetti hanno lavorato con il gruppo scout sia nella preparazione dei materiali alla Cupa che lungo il sentiero per la messa in posa di una delle sedute progettate.
Ad aprile si è svolto il workshop principale, aperto alla cittadinanza ed ai soci promotori del progetto articolato in due giornate, una alla Cupa ed una lungo il sentiero, che hanno previsto un’introduzione teorica sullo spazio pubblico e sulla cittadinanza attiva ed un laboratorio di riuso dei materiali recuperati per la costruzione di sedute e segnaletica.
Durante tutto il periodo di realizzazione del progetto esecutivo, di preparazione dei materiali, i cittadini hanno avuto la possibilità di unirsi ai Cantieri aperti, delle giornate informali per incontrarsi, incontrare il collettivo Day, visitare la falegnameria popolare della cupa, scambiare idee sulla città e i suoi spazi.

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